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mercoledì 29 settembre 2010

Quale gioia più grande?



lunedì 27 settembre 2010

Il mio futuro è qui.


La mia nuova vita è iniziata, già da due settimane e io non potrei esser più felice!
Faccio il lavoro per cui ho studiato e che Amo. Lavoro con persone davvero simpatiche e disponibili e i bambini sono tutti fantastici! ^-^ Torno a casa stanca ma FELICE!!! Che cosa chiedere di più? ^.^

Ah già. In questo periodo anche l'AMMMMMore va sempre meglio. Sento davvero vicinanza, dolcezza, amore, risate, intesa, voglia di stare assieme e venirsi incontro, calore, desiderio e sguardo al futuro. E molto, molto altro  
Insomma.  Sorrido dentro e sto bene. Si.. sto proprio bene con il mondo. Splende! 
Nonostante ormai siamo in autunno, dentro di me è ancora privamera inoltrata...

Maestra e Innamorata. Stupendo! In questo periodo la vita non potrebbe essere più bella per me!
Sto vivendo un momento di vera grazia e io non finirò mai di essere grata per tutto questo. Infinitamente grata!


Prima di andare a nanna... riporto una lettera molto interessante :)
Sogni d'oro maestre, siate sempre disposte ad imparare :) 


LA LETTERA DI MARIO LODI AGLI INSEGNANTI


Care maestre e cari maestri,
mi è capitato spesso, in questo periodo, di ricevere lettere o telefonate da qualcuno di voi. La domanda che mi viene rivolta con maggiore insistenza è: “Come facciamo a insegnare, in tempi come questi?”. I sottintesi alla domanda sono molti: il ritorno del “maestro unico”; classi sempre più affollate; bambini e bambine che provengono da altre culture e lingue e non sanno l’italiano etc.
Anch’io, come voi, soprattutto nei primi anni della mia attività di maestro, mi ponevo interrogativi analoghi. Ho cominciato ad insegnare subito dopo la guerra. Le classi erano molto numerose. Capitava anche di avere bambini e bambine di età diverse.
Forse qualcuno di voi ha la brutta sensazione di lavorare come dopo un conflitto: in mezzo a macerie morali e culturali, a volte causate dal potente di turno – ce n’erano anche quando insegnavo io – che pensa di sistemare tutto con qualche provvedimento d’imperio. I vecchi contadini delle mie parti dicevano sempre che i potenti sono come la pioggia: se puoi, da essa, cerchi riparo; se no, te la prendi e cerchi di non ammalarti e, magari, di fare in modo che si trasformi in refrigerio e nutrimento per i tuoi fiori.
Il mio augurio per il nuovo anno scolastico è questo: NON SENTITEVI MAI DA SOLE E DA SOLI! Prima di tutto ci sono i bambini e le bambine, che devono essere nonostante tutto al centro del vostro lavoro e che, vedrete, non finiranno mai di sorprendervi. Poi ci sono altre e altri che, come voi, si stanno chiedendo in giro per l’Italia quale sia ancora il senso di questo bellissimo mestiere. Capitò così anche a me, anche a noi. Cercammo colleghe e colleghi che si ponessero le nostre stesse domande e fu così che incontrammo Giuseppe Tamagnini, Giovanna Legatti, Bruno Ciari e altre e altri con i quali costruimmo il Movimento di Cooperazione Educativa. Poi ci sono anche i genitori e le zie e i nonni dei vostri alunni e delle vostre alunne, che possono darvi una mano, se saprete, anche insieme a loro, rendere la scuola un luogo accogliente e bello, in cui ciascuno abbia il piacere e la felicità di entrare e restare assieme ad altri.
Non dimenticate che davanti al maestro e alla maestra passa sempre il futuro. Non solo quello della scuola, ma quello di un intero Paese: che ha alla sua base un testo fondamentale e ricchissimo, la Costituzione, che può essere il vostro primo strumento di lavoro.
Siate orgogliosi dell’importanza del vostro mestiere e pretendete che esso venga riconosciuto per quel moltissimo che vale.

Un abbraccio grande.
Mario Lodi

domenica 12 settembre 2010

Il piacere dell'attesa. Il mio domani è alle porte.

Una porta socchiusa ai confini del sole ...
chi si lascia guidare sai la può spalancare e guardare al futuro...
Per tagliare il traguardo devi alzare lo sguardo e sentirti sicuro!

Domani Inizierà una nuova avventura!
Chissà come sarà? Sicuramente la giornata di oggi sarà di completo relax ma allo stesso tempo pullulerà di emozione e di ansia …
L’ansia che crea l’attesa.
Ma credo sia una cosa molto positiva: mette in moto il mio animo, la mia voglia di fare e instilla in me quella paura che mi rende cauta e riflessiva nelle cose ( almeno all’inizio) .
E’ adrenalina pura l’attesa.
Domani si comincia!
Conoscerò una nuova classe, dei nuovi bambini, dei piccoli pezzetti d’arcobaleno pronti a spiccare il volo e ad inarcarsi nel cielo appena ne avranno la possibilità. Saranno la meraviglia e lo splendore del futuro e questo mi rende ancora più orgogliosa del lavoro che sto per andare a fare! ^.^
Certo. Ho dentro di me tanti dubbi e timori, come quello di non essere all’altezza, di sbagliare qualcosa e di fare danni … Ma non sono sola in quest’avventura ed è questa la grandezza del nostro gruppo.
Ho delle amiche che so che ci saranno sempre per consigliarmi, per affrontare grazie e disgrazie assieme, per sostenermi e per dirmi “ hai fatto una cazzata” e aiutarmi a rimediare.
Ci saranno per affrontare assieme le difficoltà e per gioire a modo nostro. Da Universypazze.

Domani. Una vita nuova che comincia. E io non vedo l’ora che sia domani! Ma per oggi mi godo quest’attesa carica di emozione. Si vive per momenti come questi e io spero vivamente che ogni mia giornata, da domani in poi sia intrisa di questa sensazione di paura e di eccitazione, perché è proprio questo il motore ch spinge a dare il meglio.
Voglio far si che ogni giorno sia un nuovo inizio!