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mercoledì 7 marzo 2012

La Mimosa è il POST IT degli innamorati smemorati


Arriva l'8 marzo e tutti a correre per prendere un ramoscello di gialle palline per far sorridere la propria donna,un pensiero dolcissimo regalare un fiore, un semplice singulto di vita colorato a chi tinge la vita di mille colori e umori :) Sono convinta che la propria donna (cosi come il proprio uomo) vada amata e apprezzata ogni giorno della propria vita e non solo l'8 marzo, il giorno del suo compleanno e in occasioni simili... ma c'è da dire che comunque fa piacere che la persona che ami ti dedichi un pensiero speciale! Non è per la festa in sè, è il ricordo, il pensiero, l'impegno, l'amore.. insomma, l'aver dedicato anche solo pochi istanti per cercare di far sorridere chi hai accanto...Non servono feste istituzionali per amare, ma c'è chi ha bisogno di un Post it evidente (non per altro si è scelta la mimosa per il giorno della donna: è giallo come il bigliettino appiccicoso che si usa per i promemoria XD ) per ricordarsi che nulla è scontato nella vita . . . per non dimenticare che ogni giorno è una nuova possibilità per rinnovare il nostro amore  . . . per fare memoria che ogni giorno dobbiamo conquistarci la felicità e non lasciarcela sfuggire dalle mani come sabbia . . .

"Non smettere mai di corteggiare la persona che ami, perchè ci sarà sempre qualcuno pronto a farlo al posto tuo, appena tu te ne dimentichi"

Ma qual è la strada che ha portato a scegliere proprio l'8 marzo come giorno dedicato alle Donne?  Ho leggiucchiato un po' qua e là e tutte le notizie concordavano nel rimarcare il collegamento con l'emancipazione femminile.
È solo dal 1977 che la Festa della Donna è riconosciuta ufficialmente dalle Nazioni Unite. Ma la sua storia risale a molti anni fa, nella metà 800, quando nelle fabbriche lavoravano anche molte donne sottopagate e sfruttate.
Fu l'8 marzo del 1857 che, per la prima volta, alcune operaie di New York protestarono per migliorare le loro condizioni di lavoro. Venne indetto uno sciopero contro le paghe misere e le pessime condizioni in cui erano costrette a lavorare. Il risultato di questa prima manifestazione, fu un attacco da parte della polizia.
Due anni dopo, sempre in marzo, le stesse operaie si riunirono in sindacato per tentare di migliorare le loro condizioni lavorative.
Nel 1911, in Austria, Danimarca, Germania e Svizzera, si pensò di dedicare una giornata alle donne, con l'intento di ottenere il diritto la voto e la fine della discriminazione sessuale sul lavoro.
C'è anche chi dici che nello stesso anno, il 25 marzo, a New York 140 lavoratrici della Triangle Shirtwaist Company - molte di esse italiane ed ebree - morirono in un incendio a causa della mancanza di sicurezza sul lavoro. Una folla di 100.000 persone partecipò ai funerali.
Nel dicembre 1977 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione ( una giornata dedicata è una soluzione????  -.- Mah! ) proclamando l'8 marzo come Festa Internazionale della donna.E in Italia? La festa della donna nasce nel secondo dopoguerra e più precisamente l'8 marzo 1946, quando l'UDI, e cioè l'Unione Donne Italiane, organizzò la prima Giornata internazionale della donna, riprendendo celebrazioni fino a quel momento avvenute in altre nazioni e in genere collocate alla fine di febbraio.
Una piccola curiosità: l'ormai tradizionale mimosa, tradizionale dono, è una scelta esclusivamente italiana. E negli altri paesi? 



Donna, non sei soltanto l'opera di Dio
Rabindranath Tagore
Donna, non sei soltanto l' opera di Dio,
ma anche degli uomini, che sempre
ti fanno bella con i loro cuori.
I poeti ti tessono una rete
con fili di dorate fantasie;
i pittori danno alla tua forma
sempre nuova immoralità.
Il mare dona le sue perle,
le miniere il loro oro,
i giardini d' estate i loro fiori
per adornarti, per coprirti,
per renderti sempre più preziosa.
Il desiderio del cuore degli uomini
ha steso la sua gloria
sulla tua giovinezza.
Per metà sei donna, e per metà sei sogno.




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