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giovedì 20 dicembre 2012

. Buone feste!!


Auguri con Gianni Rodari 

S'io fossi il mago di Natale
farei spuntare un albero di Natale
in ogni casa, in ogni appartamento
dalle piastrelle del pavimento,
ma non l'alberello finto,
di plastica, dipinto
che vendono adesso all'Upim:
un vero abete, un pino di montagna,
con un po' di vento vero
impigliato tra i rami,
che mandi profumo di resina
in tutte le camere,
e sui rami i magici frutti: regali per tutti.

Poi con la mia bacchetta me ne andrei
a fare magie
per tutte le vie.
 
In via Nazionale
farei crescere un albero di Natale
carico di bambole
d'ogni qualità,
che chiudono gli occhi
e chiamano papà,
camminano da sole,
ballano il rock an'roll
e fanno le capriole.
 
Chi le vuole, le prende:
gratis, s'intende.
 
In piazza San Cosimato
faccio crescere l'albero
del cioccolato;
in via del Tritone
l'albero del panettone
in viale Buozzi
l'albero dei maritozzi,
e in largo di Santa Susanna
quello dei maritozzi con la panna.
 
Continuiamo la passeggiata?
La magia è appena cominciata:
dobbiamo scegliere il posto
all'albero dei trenini:
va bene piazza Mazzini?
 
Quello degli aeroplani
lo faccio in via dei Campani.
 
Ogni strada avrà un albero speciale
e il giorno di Natale
i bimbi faranno
il giro di Roma
a prendersi quel che vorranno.
 
Per ogni giocattolo
colto dal suo ramo
ne spunterà un altro
dello stesso modello
o anche più bello.
 
Per i grandi invece ci sarà
magari in via Condotti
l'albero delle scarpe e dei cappotti.
 
Tutto questo farei se fossi un mago.
Però non lo sono
che posso fare?
 
Non ho che auguri da regalare:
di auguri ne ho tanti,
scegliete quelli che volete,
prendeteli tutti quanti.
 
(Gianni Rodari - Il Mago di Natale)

domenica 16 dicembre 2012

Felicità è tenersi per mano e andare lontano


C’è chi pensa che la felicità sia una cosa seria. Qualcuno pensa pure che sia sempre in là rispetto a quello che siamo e che viviamo. Forse si convince che prima o poi, lavorando sodo, arrivi, la felicità.

Mah.

Io invece penso che la felicità sia una cosa semplice e piccola, così piccola che non la vediamo. Penso pure che se ti fai il mazzo per essere felice dopo o chissà quando, ti perdi tutto il bello. Penso che se uno deve lavorare sodo perché arrivi la felicità, tanto vale starsene nell’infelicità, annegare nella sfiga, recriminare, incazzarsi e litigare con chi capita: magari c’è più gusto.
Allora è così, mi dico: la felicità è dentro e fuori di me. E’ inutile che mi faccio fregare dallo stress, che do ragione a chi piagnucola, che mi perdo in cose che non ho. La felicità ce l’ho nelle tasche, tra le mani e negli occhi.

E’ così leggera, allegra e divertente che sembra una di quelle sigle TV di una volta, una di quelle canzoni che imparavi subito e non scordavi più. Magari la ballavi pure, imitando la Carrà o Heather Parisi. “Felicità tà tà”, cantava proprio così Raffaella nella sigla di Canzonissima del 1974.

“Felicità tà tà l'accento sulla a/ma si ma si/buttiamola così…” decido anch’io di fare così. Perché se penso a dopo la felicità di oggi me la perdo tra le cartacce, tra la polvere, gli impegni e le mille cose da fare “prima”. E non sono mica scema.

Sorrido, invece. Lo faccio sempre se posso essere felice anche per un minuto. Allungo di proposito il percorso in macchina se sto ascoltando una canzone che mi piace. Anzi, alzo il volume e tengo il tempo. Rido delle facce buffe che fanno i miei bimbi a scuola. Osservo stupita lo sguardo dei miei genitori, che mi raccontano il mondo a modo loro,  sorrido per il tempo che posso dedicare a chi amo e a ciò che mi piace e faccio con passione quello che più mi appartiene.

Comunque mi fermo e sorrido, anche se tutto è ancora da fare. Anche se la vita qui è ancora da inventare. Ma se oggi penso alla felicità tà tà, almeno posso dire che io sono qua da ran da ran.

venerdì 7 dicembre 2012

Software per DSA


Blumind 1.3
Blumind è un programma per la creazione di mappe concettuali e schemi. Funziona a schede e permette di introdurre dati, immagini... Crea mappe concettuali e schemi. È fondamentale poter organizzare le idee. Prima di poter realizzare qualsiasi progetto, occorre fare un bilancio completo di ciò che vogliamo e ciò che possiamo avere, per poter stabilire i limiti e prevedere i rischi di ogni idea. Lo stesso vale per le lezioni, lo studio e gli appunti, sia dal punto di vista dello studente, che vuole razionalizzare i tempi, che del professore che desidera distribuire le sue dispense nel modo più ordinato possibile.
Organizza le tue idee
Blumind è uno strumento di creazione di mappe concettuali e schemi con cui potrai organizzare idee, appunti, note. Struttura tutte le informazioni per sistemarle nel modo più efficace e presentarle nel modo più intuitivo.
Caratteristiche
Strumenti basici per la creazione di mappe: edizione, visualizzazione, stampa... Edita i documenti allo stesso tempo, usa sistemi a schede. Compatibile con disegni grafici come organigrammi, diagrammi... Esporta in più formati: PNG, BMP, JPEG, TIFF, GIF, SVG... Personalizza il suo aspetto, funzionale e versatile per l'utente. Permette l'introduzione di widget per aumentare l'interesse e la ricchezza dell'informazione: barre di progresso, note...
Il prodotto, disponibile in modalità completamente gratuita per download, si compone di tre add-on, che si installano con un’unica procedura, e semplificano le funzionalità di Office 2007 e 2010, Microsoft Word, Excel e PowerPoint, i quali devono essere già presenti sul PC.
Il programma aggiunge tre nuovi link per lanciare la versione semplificata di Word, Excel e PowerPoint.
KitXKids è il nuovo prodotto Microsoft, nato per rispondere alle esigenze dalla scuola. Il software, infatti, facilita il processo d’apprendimento degli studenti nell’uso del PC e delle applicazioni di Office e agevola il compito degli insegnanti nell’utilizzo di alcune applicazioni per le attività dei ragazzi di tutti i giorni. I menu classici dei tre applicativi si trasformano in menu semplificati, ma tutte le funzionalità rimangono accessibili attraverso le scelte rapide di tastiera. Inoltre, sarà sufficiente avviare i tre programmi attraverso le icone classiche per ritrovarsi nell’ambiente standard, la cui configurazione rimane invariata.
L’obiettivo è quello di fornire un rapido accesso alle funzionalità più utilizzate e più adatte al mondo scolastico.
http://apps.imginternet.com/Contaclick/ContaImpression.asp?CodLink=6008100429Alcuni esempi di funzioni:  - le funzioni per la gestione dei documenti, per esempio Nuovo, Apri, Chiudi, Salva, Stampa 











-  l’integrazione, in Word, delle ricerche online
http://www.apprendereinrete.it/imgpub/img85525_0_0.jpg 
- la gestione delle diapositive, transizioni e animazioni in PowerPoint
http://www.apprendereinrete.it/imgpub/img85527_0_0.jpg

Pacchetto completo di software gratuito
Freeware di Ivana Sacchi  http://www.ivana.it/sj/
ABACO LINEARE
Il programma dal sito JOSOFT nasce per far assimilare senza sforzo alcuno, tecniche di calcolo orale sui piccoli numeri, facilmente esportabili ai grandi numeri.
Se nella classe si usa questo strumento perchè non disporne di uno elettronico?
Ecco quindi la trasposizione in formato elettronico con gli esercizi base.  http://web.tiscali.it/josoft2000/download.htm
Il programma nasce per completare l'utilizzo pratico di questo strumento che ritengo semplicissimo ma basilare per far assimilare senza sforzo alcuno, tecniche di calcolo orale sui piccoli numeri, facilmente esportabili ai grandi numeri.
Tutti gli strumenti didattici utilizzati per contare peccano di complessità o artificiosità a meno che non si tratti di materiale eterogeneo continuamente variato che ben si allinea col materiale vario con cui i bambini si trovano realmente ad operare.  Perchè l'abaco lineare a due colori? Facilita l'apprendimento delle coppie del 10 base del calcolo orale. Fissa l'individuazione della quantità per complementarità (per prendere 8 elementi non conto gli otto da prendere ma i due da lasciare). Costringe a dissociare le quantità, passare per il completamento della decina e riassociare ( per fare 5+6 l'alunno farà 5+5+1=11). Se riflettiamo sulle metodiche di calcolo orale che tutti noi utilizziamo evidenziamo subito che alla sua base poniamo le coppie del 10 e poi via via le coppie degli altri numeri.  Con la prima parte dell'abaco lineare noi possiamo far esercitare il bambino a contare le coppie del 10. Con l'uso concreto dello strumento il bambino si renderà conto delle coppie commutabili, imparerà a riconoscere le quantità dando per scontato la complementarità ( se conto 3 palline rosse le altre rosse devono per forza essere 7), imparerà le altre coppie dei numeri riferendole sempre al 10 (Es. 3+2 è uguale alla metà di 10), (le coppie del 9 sono come quelle del 10 solo che uno dei due numeri della coppia è inferiore di uno perchè componendo 9 manca 1 alla decina.. e così via).  L'utilizzo continuo però porterà i benefici migliori quando si oltrepasserà la decina e gli alunni per eseguire le addizioni (e per analogia le sottrazioni) saranno portati a scomporre.  Per fare 4+7 anche involontariamente noteranno che stanno aggiungendo 6+1, involontariamente non conteranno ma noteranno che con 6 compongono 10 e con 1 compongono poi l'11. Se poi li abituiamo a scrivere quello che hanno fatto praticamente forzeremo processi metacognitivi e la trascrizione del processo potrà normalmente essere 4+6+1=11.   La memoria visiva pian piano renderà naturali i processi di scomposizione dei numeri e permetterà esercizi svariati per utilizzare questo semplicissimo strumento.
E' fondamentale che ogni bambino abbia il suo: nella classe ogni bambino può costruirselo a modo suo (nelle ultime esperienze avute ci sono stati abaci costruiti con tubetti di pasta poi colorata, cono palline di collane rotte di bigiotteria, con palline da ping pong, con tappi di sughero colorato, con vecchi abaci inutilizzati sotto le lavagnette ricevute in regalo ecc....). Ogni alunno lo userà per tutto il tempo che vorrà per imparare, per rassicurarsi. Non preoccupiamoci perchè una volta che i processi saranno stati memorizzati, i bambini lo troveranno di impaccio e lo abbandoneranno naturalmente.
L'uso dello strumento dovrà essere naturalmente sostenuto da opportuni esercizi, anzi saranno gli esercizi a consigliare l'uso dell'abaco. Ogni insegnate sicuramente saprà inventarne tanti, giocati sulle coppie del 10.
Se nella classe si usa questo strumento perchè non disporne di uno elettronico?
Ecco quindi la trasposizione in formato elettronico con gli esercizi base. Usare solo il programma in sostituzione dello strumento didattico è a mio parere inutile.
DIDATTICA CON IL COMPUTER
Nella  sezione download Scuole Medie potete scaricare gratuitamente un programma di circa 10 Mbit di grande utilità. Comprende: tutta la matematica, geometria, algebra delle tre classi Medie e tutta la grammatica italiana, analisi grammaticale, logica,  del periodo.
Ottimo prodotto da utilizzare in classe con le nuove LIM (Lavagne Iterattive Multimediali); in un’ora si può svolgere il lavoro di tre ore. Nell’anno precedente ha realizzato 750 downloads. Molte scuole lo hanno installato stabilmente in aula computer. Particolarmente apprezzato dagli insegnanti di sostegno per il recupero  in Matematica e Italiano Utile sia per il passaggio dalle scuole Elementari alle scuole Medie sia per il ripasso rapido delle nozioni apprese alle MEDIE, prima di affrontare le superiori.
PROGRAMMA DI MATEMATICA PER LE ELEMENTARI                            
 I programmi che potete scaricare sono un primo tentativo di velocizzare i tempi di apprendimento attraverso un incremento della rapidità di calcolo nelle operazioni matematiche.  L’introduzione progressiva delle LIM (lavagne interattive multimediali) nella didattica ha aperto nuovi orizzonti e molteplici possibilità operative. Partendo da questo presupposto i programmi sono stati pensati e realizzati in modo da utilizzare in via esclusiva il mouse in sostituzione del touch screen.
·         Matematica/Italiano touch
Descrizione breve: AGGIORNATO 2012 versione E4 Contiene Tabelline, 4 operazioni, equivalenze, Italiano Tutto in Touch cioè basta il mouse senza la tastiera
·         Verifica che le parole di matematica siano state comprese
Descrizione breve: Contiene gruppi di 16 domande che riguardano il significato dei vocaboli usati in matematica. Si parte dai vocaboli che devono essere conosciuti alla fine della classe seconda elementare, si prosegue fino alla quinta elementare. Utile strumento per i genitori e/o maestri che vogliono accertarsi che il linguaggio sia stato compreso.
MATEMATICA ITALIANO /Secondaria di primo Grado
Descrizione:
Contiene:
·         tutta la matematica dalla 1° alla 3°.  Geometria e algebra.
·         la grammatica italiana, analisi logica (5 livelli), analisi del periodo.
Un prodotto che si sposa bene con le LIM molti insegnanti lo usano per interrogare.
SINTESI VOCALE
http://balabolka.forumer.it/  Balabolka (che in russo significa letteralmente ciarlatano) è un software in grado di leggere documenti testuali. Grazie a questa funzione sarà possibile, per esempio, ascoltare vari tipi di testi, correggerli o memorizzarli mentre si è occupati in altre faccende. In più può essere un valido aiuto qualora si vogliano imparare nuove lingue. Balabolka è compatibile con i seguenti formati: DOC, ODT, PDF, HTML, RTF e FB2.
Lutilizzo è piuttosto intuitivo, o si scrive il testo oppure si carica il file in cui è contenuto dopodiché si sceglie la voce e si fa partire la riproduzione. La voce di default è quella di Sam che però ha una pronuncia Inglese, se vogliamo quella italiana va selezionata Silvia.
Tra le varie opzioni è possibile modificare la voce a seconda delle nostre necessità tramite vari parametri come il tono ed anche la velocità. E' possibile cambiare persino le regole di pronuncia qualora lo ritenessimo opportuno. La voce è anche registrabile nei formati: Mp3, WAV, WMA ed OGG.
Grazie alla lente d'ingrandimento, alla correzione ortografica ed ai dizionari è oltretutto possibile migliorare ulteriormente i nostri testi.
La voce di Silvia naturalmente sembrerà un po' meccanica ma tutto sommato si tratta di un software valido considerando che è completamente gratuito.
https://sites.google.com/site/leggixme/leggixme  LeggiXme è un programma per facilitare la lettura e la scrittura attraverso la sintesi vocale, creato da Giuliano Serena.  Si tratta di una risorsa open source, gratuita, facile da scaricare che ha due versioni, una installabile e l'altra che non si installa. Nel computer deve essere già presente la sintesi vocale (voce). E' possibile scaricare anche il manuale d'uso in PDF.
https://sites.google.com/site/clipclaxon/download-1  Clip Claxon è un programma di supporto alla lettura con sintesi vocale. Consente di far pronunciare alla sintesi vocale qualsiasi testo che possa essere selezionato e copiato negli appunti.
Funziona con i programmi di gestione testi (come MS Word) ma anche con Adobe Reader (Acrobat Reader) per i file PDF, con le pagine di internet e in generale con tutti i programmi che consentono di selezionare e copiare il testo. Il programma è stato creato dal prof  Luigi D'Onofrio  nato anche grazie alla preziosa collaborazione del prof. Flavio Fogarolo dell'USP di Vicenza.

http://wiki.ooo4kids.org/index.php/Download/it  OpenOffice per i Piccoli ossia OOo4Kids
Si tratta di una Suite per Ufficio ideata per bambini tra i 7 ed i 12 anni. Essa deriva dal codice di OpenOffice.org. Il software è disponibile per diverse piattaforme (Windows, Mac OS, Linux, Sugar, ecc...), in diverse lingue (francese, inglese, spagnolo, arabo, italiano, ecc...) e rilasciato sotto licenza LGPL v3, quindi è software libero e gratuito.
L'idea è quella di realizzare un software estremamente semplificato, destinato a bambini tra i 7 ed i 12 anni, basato sul codice sorgente di OpenOffice.org. Tutto è realizzato secondo l'idea di riportare i contributi al progetto OpenOffice.org attraverso il progetto "Education" di OpenOffice.org, tramite progetti di studenti e non solo (naturalmente, sono accettati tutti i tipi di contributi). Le risorse sono gestite dall'associazione non profit EducOOo. Ecco la pagina da dove è possibile scaricare, direttamente, le versioni italiane:
E’ un programma eccellente, particolarmente utile per tutti coloro che lavorano frequentemente con file in formato PDF e quindi anche con i libri in formato digitale distribuiti dalla Biblioteca Digitale dell'AID.
Il programma permette di aprire qualunque file PDF, con molte funzionalità per la modifica e la gestione dei documenti. Tra le varie funzionalità messe a disposizione ve ne sono alcune che permettono di inserire note colorate e ben visibili (oppure commenti, o simili) lungo il testo, oppure di sottolineare o evidenziare lo stesso, proprio come se avessimo un evidenziatore.  I comandi della barra degli strumenti consentono di scrivere direttamente sul file PDF con la possibilità di inserire anche richiami grafici anche sotto forma di "post-it".  Le pagine possono essere ruotate od esportate nei formati più disparati quali BMP, JPEG, TIFF, PNG e così via. La funzionalità "snapshot" offre poi la possibilità di "catturare" una qualsiasi area del documento, copiarla automaticamente nell'area degli Appunti di Windows per incollarla successivamente su un qualsiasi altro software. 
Grazie al finanziamento previsto dall’Azione 6 del progetto NTD Ministero dell’Istruzione è stato realizzato il progetto FacilitOffice, allo scopo di rendere maggiormente accessibili agli studenti con disabilità cognitive, sensoriali e neuromotorie, le suite di ufficio più diffuse per migliorare l’autonomia nel lavoro scolastico e rendere anche più efficace l’azione di insegnamento dei docenti che li seguono.
Un plugin gratuito per Office o per OpenOffice (in due diversi pacchetti di installazione) facilita la lettoscrittura e il lavoro scolastico degli alunni con DSA, tramite una serie di funzioni appositamente studiate ed implementate da un gruppo di sviluppatori. Cosa permette di fare?
-  Il programma è altamente personalizzabile.
 - permette la lettura sincronizzata con sintesi vocale (che deve però essere già presente sul PC) sia parola per parola, sia al termine di ogni frase, con evidenziatura del testo, oppure senza.
- Permette l'inserimento automatico di immagini, a fianco delle parole digitate oppure in loro sostituzione.
- Possiede un vocabolario interno, in cui è possibile inserire termini, spiegazioni e immagini propri. È possibile anche effettuare una ricerca di vocaboli con la stessa radice (qualora ad esempio il termine fosse stato scritto al plurale o al femminile, oppure si trattasse di una voce verbale declinata).
- Possiede una serie di quaderni in cui salvare i propri lavori; ogni documento prodotto e salvato verrà catalogato automaticamente per data nel quaderno prescelto. In questo modo il lavoro svolto è facilmente rintracciabile e modificabile.
- Possono essere impostati tasti di scelta rapida personalizzati.
Un'installazione apposita permette di leggere con sintesi vocale anche i testi all'interno di Powerpoint(Office) o Impress (Openoffice)

ANASTASIS
ePico! è il nuovo software compensativo di Anastasis per gli studenti con dislessia della scuola Media, delle Superiori e oltre.
E’ il risultato di 12 anni di esperienza e ricerca nei software compensativi e nelle modalità di apprendimento ed è stato ideato non solo per compensare le difficoltà di lettura, scrittura e calcolo, favorendo l’autonomia nell’apprendimento e nell’esecuzione dei compiti scolastici.
ePico! ha cinque Ambienti specifici per la lettura, la scrittura, lo studio e l’organizzazione delle informazioni, tutti utilizzabili con la sintesi vocale Loquendo™.
La sua flessibilità e l’interazione tra gli ambienti consentono illimitate possibilità d’uso e soprattutto di poter applicare il proprio metodo di studio.
Gli ambienti
L’Editor è l’ambiente in cui, oltre a tutti i classici strumenti degli elaboratori di testo, sono presenti le innovazioni delle funzioni compensative per la dislessia: gli Stili di lettural’Autocorrezione, i Lessici di lettura e gli strumenti speciali per la creazione facilitata dei Riassunti, che supportano le nuove modalità dell’apprendimento con strumenti digitali.
L’Ambiente PDF è dedicato alla lettura e allo studio sui libri digitali. Le funzioni presenti comprendono tutti i classici strumenti che permettono di prendere appunti e personalizzare il libro digitale come sul libro cartaceo ed operare sul file PDF con estrazioni o inserimenti di pagine.
L’Ambiente Domande è il più innovativo, perché al momento non esiste nulla di comparabile. E’ un catalogatore di informazioni, che stimola le capacità di auto-organizzazione, potenziando le abilità di problem solving e favorendo la creazione del proprio metodo di studio. Le informazioni vengono catalogate in uno schema di Domande e Risposte, con un approccio che favorisce la comprensione del testo e lo studio. Nella risposta si possono inserire contenuti di natura diversa: testo, immagini, collegamenti multimediali, ecc …, superando quindi la concezione di “domanda/risposta” come un’abbinata esclusivamente testuale.
Il Lettore è la funzionalità classica del software compensativo per la dislessia che garantisce la completa accessibilità ai contenuti digitali.
La Calcolatrice con sintesi vocale è determinante per evitare gli errori di trascrizione dei numeri e per avere il ritorno in voce di quanto digitato ottenendo un maggiore controllo sulla correttezza dei dati inseriti, entrambe difficoltà tipiche dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento.
http://www.anastasis.it/?q=object/detail&p=Prodotto/_a_ID/_v_97  Carlo Mobile PRO gestisce libri digitali PDF e li legge con la qualità superiore delle sintesi vocali Loquendo™, direttamente all'interno del testo del PDF in modalità "karaoke". La lettura è attiva anche all'interno di vari ambienti: editor di testi (Word™, OpenOffice™…), siti Internet, e più in generale, suqualsiasi testo selezionabile con il cursore.
Carlo Mobile PRO è dotato di strumenti che aiutano a scrivere i riassunti e a prendere appunti in classe e a studiare a casa. 
I ragazzi possono leggere l'intero testo una prima volta, rileggerlo per singoli brani e scegliere le parti più importanti evidenziandole; quindi possono rileggere gli appunti che vengono creati automaticamente dall'evidenziatore. Poi possono verificare la coerenza del riassunto, rileggendolo con la sintesi vocale ed eventualmente modificarli.

http://www.anastasis.it/?q=object/detail&p=Prodotto/_a_ID/_v_50  SuperQuaderno

Versione attuale: 2.0
E' l'editor di testi con immagini che facilita a tutti, dislessici compresi, la lettura e lo studio, anche dei libri digitali in formato PDF.
DESCRIZIONE

SuperQuaderno è il lettore di testi digitali con scrittura facilitata e specifico ambiente di studio dei libri digitali in PDF.

SuperQuaderno è uno speciale editor di testi con oggetti multimediali che facilita l'apprendimento della letto-scrittura a tutti i bambini, ma è particolarmente adatto a chi ha difficoltà ortografiche, dislessia o disturbi specifici di apprendimento, disturbi della comunicazione o del linguaggio, specialmente ai bambini
  • che affrontano le prime fasi dell'alfabetizzazione, sia nella scuola primaria che nella scuola dell'infanzia,
  • che presentano difficoltà ortografiche o disturbi specifici di apprendimento;
  • con disturbo della comunicazione o grave disturbo di linguaggio quali gravi disartrie in P.C.I. e disfasie utilizzando i simboli per la comunicazione aumentativa
  • con disturbo di tipo autistico mediante attività sull'educazione all'affettività, grazie alla rappresentazione grafica delle emozioni e ai feedback uditivi della sintesi vocale emozionale.
Con il vocabolario figurato di oltre 1000 parole di maggior frequenza, l'interfaccia iconica e intuitiva e la sintesi Loquendo può essere il primo strumento metacognitivo e strumento compensativo nelle difficoltà di lettura.

SUPERMAPPE  http://www.anastasis.it/?q=object/detail&p=Prodotto/_a_ID/_v_51

Versione attuale: 1.10
Supermappe, è l'unico software per la creazione delle mappe multimediali, schemi e mappe concettuali creato in Italia.
DESCRIZIONE
SuperMappe è il software per costruire Mappe Multimediali, cioè mappe concettuali, mappe mentali o schemi che contengono elementi multimediali che arricchiscono le opportunità di apprendimento e di compensazione della Dislessia. 

mercoledì 5 dicembre 2012

venerdì 30 novembre 2012

Il sostegno è un caos calmo

"L’errore massimo è fare questo lavoro, il lavoro dell’insegnante di sostegno, se non lo si ama.
Peggio, se lo si sopporta a fatica, se lo si odia. Se lo si fa con fastidio, sentendosi sminuiti.
Se si pensa che insegnare agli «handicappati», a «quelli che non capiscono», agli «sfortunati», sia qualcosa di frustrante e non il lavoro più meraviglioso che c’è. Se si pensa che si è costretti a farlo p

erché non c’è altro in giro da fare."






Il sostegno è un caos calmo
E io non cambio mestiere






Carlo Scataglini




domenica 4 novembre 2012

... Cresco e imparo imitando!




Io credo di insegnare poco con le mie parole ai bambini, credo che se questi imparano qualcosa sia grazie all'esempio... Credo che le parole passino alla svelta.. ma l'affetto, i gesti, lo sguardo, la passione, la curiosità e il modus vivendi che loro percepiscono non lo scorderanno mai...

Io cresco e imparo con ogni persona con cui mi rapporto … 

L’imitazione d’altronde è più alta forma di lusinga grazie a cui l’uomo prende il meglio e si evolve.
In meglio si spera …

sabato 13 ottobre 2012

. Lettera al ministro Profumo .

Ho letto questo post su di un blog e davvero non posso che condividere e sottoscrivere tutto quello che ha detto!
Leggete e diffondete, perchè chi pensa che le maestre abbiano un lavoro leggero solo perchè "lavorano 24 ore a settimana e hanno tante vacanze"... beh... non ne hanno mai conosciuta una davvero....
E forse anche il nostro Ministro non ha mai provato davvero cosa voglia dire insegnare... Dovrebbero mettere un'insegnante a fare il ministro dell'istruzione...  un'insegnante grondante di passione...

Lettera molto seria di una insegnante al Ministro Profumo

Egregio Signor Ministro,
ho letto come tutti la sua proposta di aumentare dall’anno prossimo a noi professori l’orario a 24 ore di docenza in classe. Gratis, naturalmente, nel senso che queste ore in più non saranno seguite da alcun aumento di stipendio. Ce lo chiede l’Europa, dice lei, per adeguarci agli standard degli altri paesi comunitari. E sarà vero, se Lei lo dice. Ma, da docente, non capisco perché, a questo punto, anche il mio stipendio non si dovrebbe adeguare a quello dei colleghi stranieri, che è notevolmente più alto.
Ma anche lasciando stare i soldi, Egregio Signor Ministro, a farmi star male è proprio tutto il tono delle interviste da Lei rilasciate sull’argomento, a cominciare da quel “Con gli insegnanti ci vuole il bastone e la carota” citato nell’incipit. A casa mia il bastone e la carota sono cose che si usano con gli asini. Se Lei per primo, signor Ministro, ha una così alta considerazione della nostra categoria da considerare gli insegnanti equiparabili ai somari, cominciamo bene.
Entrando però nello specifico del Suo provvedimento, ci sono parecchie cose che non mi tornano (del resto sono un asino, me l’ha cortesemente fatto capire Lei).
Per esempio mi sfugge come alzare per tutti a 24 ore la presenza in classe dovrebbe portare automaticamente un miglioramento della qualità dell’insegnamento. A scuola, e sono la prima a riconoscerlo, ci sono anche docenti che fanno poco o nulla. Ma non certo per una questione di orario. Ora poltriscono per 18 ore, fategliene fare 24, poltriranno per 24 in classe, esattamente allo stesso modo.
Chi invece si troverà nelle peste causa aumento dell’orario di docenza saranno quegli insegnanti che lavorano bene. Perché vede, Egregio Signor Ministro, da quanto si capisce queste ore in più, che farò gratis et amore dei, non saranno ore aggiuntive nelle mie classi. Fosse così, sarei anche contenta. Attualmente io alle medie ho 6 ore di italiano, 4 di storia e geografia. Vogliamo aumentare la qualità dell’insegnamento? Concedetemi di farne almeno 8 di Storia e Geografia e due in più di Italiano per classe. Potrei lavorare meglio, approfondire il programma, avere più tempo per i recuperi di chi rimane indietro e per fare esercitazioni.
No, quelle 6 ore in più serviranno ad ammollarmi un’altra classe da seguire, e risparmiare così i soldi dello stipendio di un collega. Il che vuole dire, Egregio Signor Ministro, che io già oggi, con le classi stipate di 27/30 alunni, ho circa 90 ragazzini da seguire con le mie 18 ore; con 24 ne avrò circa 120. non voglio neanche pensare ai colleghi di altre materie, tipo lingue. Secondo lei, facendo anche un mero conto a spanne, la qualità del mio insegnamento migliorerà?
No, peggiorerà. Perché adesso le ore a casa, nel pomeriggio, quelle che tutti credono dedicate al riposo, le passo a correggere pacchi di compiti, temi, test di grammatica: sono almeno quattro a quadrimestre, tacendo di quelli che assegno per casa e dei compitini di Storia e Geografia. E altro tempo lo spendo perché, pensi un po’, mi devo preparare le lezioni che tengo in classe: sono asina, che vuole, non sono capace di entrare alla mattina improvvisando. Ho bisogno, la sera prima, di prepararmi gli schemi, il materiale da consegnare, pensare a cosa dire perché poi ogni classe è diversa, e la lezione va impostata in modo differente.
Tutto questo, Egregio Signor Ministro, lo faccio oltre alle ore in cui sono in classe, ma è sempre lavoro. E sono costretta a farlo a casa non perché sono privilegiata, ma per un semplice motivo logistico: a scuola, dove è la mia sede di lavoro, non ho né un ufficio né una scrivania, e il computer che uso per trovare i materiali o crearli è quello che mi sono comprata con i miei soldi, perché la scuola non me lo dà.
Evidentemente ai tecnici del suo Ministero e a Lei tutto questo sfugge, perché pare che mi sia computato come “lavoro” solo il tempo che passo in classe, e tutto il resto non esista. Bene, ne prendo atto. Ma la conseguenza di tutto ciò è che, aumentandomi il tempo di docenza e il numero di alunni, avrò meno spazio per fare il resto. Il che vuole dire, Egregio Signor Ministro, che ridurrò giocoforza il numero di compiti scritti, riciclerò i materiali uguali per ogni classe senza personalizzarli. Finirò per lavorare di meno a casa e sicuramente peggio a scuola: non per cattiva volontà mia o per deliberata voglia di sabotare il Suo meraviglioso progetto, ma per forza di cose. Quindi il grande risultato della Sua idea non sarà, come dice, aumentare l’efficienza della scuola e la qualità, ma peggiorarla: chi non ha mai fatto un tubo continuerà a non fare nulla, chi invece riusciva bene o male a insegnare qualcosa, si vedrà costretto a ridurre quanto prima era sempre riuscito a fare, perché lo sforzo fisico di stare anche solo cinque ore di fila in classe con ragazzi adolescenti e preadolescenti, con i quali non ti puoi distrarre un attimo, si farà sentire.
Per cui, Egregio Signor Ministro, da docente che ogni giorno entra in classe, questo le volevo dire. Approvi pure il nostro aumento di ore di docenza, per altro passando a tutti il messaggio che noi insegnanti siamo degli scansafatiche privilegiati che fino ad oggi han lavorato poco. Avrà il plauso popolare e Le riuscirà di certo, perché la società, dopo anni di martellamento mediatico, ne è già convinta, e la applaudirà. Ma non gabelli questo taglio per uno strumento per aumentare la qualità della scuola, o migliorare l’efficienza di noi docenti. E’ solo l’ennesimo taglio imposto ad una categoria che al momento non ha la forza di opporsi, né i mezzi, perché non facciamo neppure un lavoro considerato socialmente fondamentale, come i tassisti, ad esempio. In fondo siamo solo quelli che formano le prossime generazioni: degli asini che meritano un po’ di bastone e manco la carota, ha ragione Lei.

mercoledì 10 ottobre 2012

Una come te

Una come te, se chiude gli occhi vede 
il mare, senza andar lontano. 
Una come te, ha una valigia per le 
scarpe, che sembra un aeroplano. 
Una come te, non si avvicina per ballare, 
guarda da lontano. 
Una come te, se corre inciampa ma non 
cade, chiede la tua mano. 
Una come te, per una rosa può morire, 
solo perché ancora non sa 
togliere le spine. Una come te, mi 
piace da morire! 
Una come te, un gatto sopra il letto 
e un uomo nudo ad aspettare. 
Una come te, il vento che le soffia 
dentro non la può spostare. 
Uno come me, non la può dimenticare… 
Una come te! 
Una come te, la porti al cinema d’estate, 
dorme sul finale. 
Una come te, sotto a un temporale… 
Una come te, come una rondine d’aprile 
vola solo quando ha un 
orizzonte da inseguire. Una come 
te, mi piace da morire! 
Una come te, un gatto sopra il letto 
e un uomo nudo ad aspettare. 
Una come te, il vento che le soffia 
dentro non la può spostare. 
Uno come me, non la può dimenticare… 
Una come te! 
E’ un pianoforte senza coda che suona 
in città, non vuole essere 
alla moda, la moda la fa! Quattro 
carte in una sola, si pente, si sposa 
ma poi s’innamora per sua vanità…. 
Una come te! Una come te! 
Una come te! Uno come me, non la 
può dimenticare… 
Una come te! Una come te! 
Una come te!



giovedì 4 ottobre 2012

Tremotino... chi è?


Non so voi, ma fino a poco tempo fa non sapevo nemmeno della sua esistenza.
Di chi parlo? Del personaggio delle fiabe Tremotino.
Per la prima volta l’ho conosciuto grazie alla Saga di Shrek, nell'ultimo film è addirittura tra i protagonisti ed è  il cattivo di turno.
Non è che li mi avesse attirato più di tanto eh? Poi l’ho ritrovato nella serie “C’era una volta”, interpretato da Robert Carlyle con tutta la sua perfidia. E allora mi sono chiesta: ma chi è questo Tremotino?
Personaggio di una fiaba dei fratelli Grimm, Tremotino (nome originale: Rumpelstilzchen) è uno gnomo che appare ad una fanciulla intenta a cercare un modo per filare la paglia trasformandola in oro. Suo padre, un mugnaio, era andato in giro a vantarsi di questa straordinaria capacità della figlia. Quando il re venne a conoscenza di tali prodigi la fece convocare e la rinchiuse in una stanza piena di paglia. Se non fosse riuscita nell’impresa sarebbe stata uccisa. Alla disperata ragazza appare appunto questo gnomo e le propone un accordo: avrebbe fatto lui il lavoro in cambio di qualcosa. Lei gli dona la sua collana, lo gnomo svolge il lavoro al suo posto. Il re decide di rinchiudere la ragazza in una stanza con ancora più paglia. L’accordo con lo gnomo si ripete e questa volta la merce di scambio è un anello. A questo punto la ragazza si trova a dover trasformare in oro una quantità di paglia ancora più grande, ma a lavoro compiuto potrà sposare il re. Lo gnomo si ripresenta, ma la ragazza non possiede più nessun gioiello. Lui vuole in cambio il suo primo figlio. L’accordo viene stipulato e la fanciulla diventa regina. Nato il primo figlio, lo gnomo si presenta per avere ciò che gli spetta. Ovviamente la regina è disperata. Lo gnomo si impietosisce e le concede un altro accordo: se avesse scoperto il suo nome entro tre giorni il precedente patto sarebbe stato spezzato. La fanciulla riesce a scoprire che si chiama Tremotino: un suo messaggero trova uno gnomo che canticchia una canzoncina nella quale dice esplicitamente di chiamarsi così e che avrà il figlio del re. Tremotino alla fine scompare (in alcune versioni addirittura si uccide).

Beh almeno un dubbio me lo sono tolto. E mi raccomando ricordatevi la lezione: mai stipulare un accordo con un certo Tremotino!

lunedì 17 settembre 2012

La passione delle Maestre


Maestri per sempre

Tratto da:
Avvenire
Articolo di:
Umberto Folena
Data:
6 Settembre 2012
Nota introduttiva:
In occasione dell’apertura dell’anno scolastico segnaliamo questo articolo del giornalista Umberto Folena uscito sul quotidiano Avvenire il 6 settembre 2012 i cui contenuti ci sono piaciuti.


Maestri per sempre
Un’aula luminosa è migliore di un’aula tenebrosa. Una classe di venti studenti è preferibile a una classe di trenta. Un istituto con un dirigente tutto per lui è una fortuna, un dirigente diviso tra mezza dozzina di istituti è una mezza sciagura. Un professore che segue la sua classe dal primo all’ultimo anno è decisamente augurabile, malaugurata è quella classe che avrà una grandinata di professori tutti di passaggio. Meglio avere fotocopiatrici funzionanti e dotate di carta; aule specializzate, palestre attrezzate. Meglio, molto meglio. Guai a sottovalutare i problemi strutturali che angustiano la scuola italiana. Ma all’inizio di un nuovo anno scolastico va ricordato che tutto, assolutamente tutto è vano se a mancare, a vacillare, a fallire è la componente decisiva, la sola che può rendere memorabile, fondamentale, indimenticabile un’esperienza scolastica: gli insegnanti, che d’ora in poi chiameremo semplicemente maestri, in senso proprio e in senso lato. Se il maestro c’è, ed è vivo, anche una scuola fatiscente può diventare una reggia. Ma se il maestro è assente, anche una reggia diventa fredda e vuota, inodore e insapore. La scuola italiana ha bisogno di tantissime cose. Ma la prima, quella assolutamente indispensabile, sono i maestri. È una verità solare, eppure mai abbastanza ricordata. La persona è importante ovunque: in fabbrica, in ufficio, nei servizi… ma nella scuola conta per il novanta per cento – a spanne – nella riuscita dell’«impresa educativa».
Chi è un «maestro vivo»? Un alunno di 7 anni descrisse così le sue maestre: «Sono degli zombi». L’espressione, che fa sorridere, purtroppo era tanto plastica quanto reale. Maestre senza alcuna passione, senza calore, senza vita. Forse preparatissime, ma del tutto incapaci di trasmettere il gusto di apprendere, il piacere di sapere e di crescere. Maestre a cui mai un bambino avrebbe fatto un confidenza, e che mai ricorderà con gratitudine e affetto.
La grande maggioranza degli studenti, oggi, è disposta a dare molto, perfino tutto. Ma soltanto a chi, a sua volta, dia tutto a loro. A maestri veri, che conoscono la materia ma la sanno anche insegnare; che considerano gli studenti persone, non numeri; persone con cui entrare in comunicazione. Sono esigenti, i ragazzi, almeno quanto i più esigenti tra i professori. I loro giudizi sui professori zombi, i «maestri mancati», sono impietosi. Studenti si alzano in piedi e chiedono, con educata sfrontatezza: «Professore, quando si deciderà a insegnarci qualcosa?». È davvero accaduto in un liceo del Nordest. Una delle tante loro provocazioni che mettono a nudo i maestri. Non si finge, in classe. Se non hai passione, se dai il minimo, se tiri a campare, se ne accorgono tutti, e ti giudicano, e ti liquidano. Non dai niente? Per me non sei niente. E nessuna traccia lascerai nella mia memoria.
Ai maestri – piaccia loro o no – bisogna dire: niente alibi, la scuola siete innanzitutto voi: esigete molto dai vostri studenti, ma solo se siete disposti a dare loro tutto. E agli studenti va detto: esigete moltissimo dai vostri maestri, ma solo se siete disposti a dare altrettanto. Una scuola memorabile nasce e vive e cresce su questo patto. E per tutti gli adulti, infine, valga quanto un maestro – professore, genitore, artista – come Roberto Vecchioni canta nella sua canzone-invettiva Comici spaventati guerrieri: «I ragazzi nascondono lacrime sospese / come gatte gelose dei figli / hanno un bagaglio di speranze deluse / come onde che s’infrangono sugli scogli». Quelle lacrime vanno fatte affiorare, perché possano asciugarsi; e quelle speranze vanno alimentate e fatte fiorire. «E vorrebbero amare / domani come ieri», conclude Vecchioni. La scuola dei veri maestri e dei ragazzi «guerrieri» è un atto d’amore: amore per se stessi, amore per il sapere, amore per gli altri.

lunedì 3 settembre 2012

Augurio

Un altro anno e ricominciato...
Se è vero il detto " chi ben comincia è a metà dell'opera" io sono fregata.
Mettiamola cosi.... Ma tralasciamo ....

Cmq non scriverò di questo, Voglio postare invece due rime che ho scritto cosi, di getto ...
Pensando a me e a chi mi sta accanto ...


L'augurio


Come riuscire non pensare al domani?
L’oggi scivola come sabbia dalla mani.
Ma v’è una ricetta per ingannare l’attesa
prima regola: che l’anima sia sempre tesa!


La vita riserva davvero spiacevoli sorprese
e le iridi dalle lacrime vengon punte, offese;
Ma se dopo la caduta dell’Amaro gocciolone
si sorride di cuore, tutto prende un altro colore!


Bisogna imparare ad apprezzare le fortune
dimenticando i torti e le profonde lacune,
Sarebbe meglio saper scindere gli eventi 
per poter sorridere con i bianchi denti.


Insomma, non pensare a ciò che non va
porterà sicuramente una grande positività,
Ogni calamita è dotata di due poli opposti
sta a noi attirare ciò che ci siam proposti!


Poi, serve sicuramente circondarsi d’Amici
per passare con loro momenti davvero felici.
Certo non quelli che ti cercano all’occorrenza,
ma coloro per cui la tua presenza è un’esigenza!


Lasciare sciolti i pensieri, liberare la Mente
impegnarsi in qualcosa che assorba totalmente.
Ridere, scherzare aiuta a sciogliere le tensioni
e a svolger, cosi al meglio, le proprie mansioni!

giovedì 30 agosto 2012

Per il battesimo di Edo!


E’ nato.

… ora è come una pagina tutta bianca
ma di scrivere la sua gioia già non manca.

… col viso ricolmo d’Anima ed Amore
dipingerà un mondo di allegro colore.

… originale, unico e assai particolare,
si fa sentire subito per non capitolare!

E’ sangue e carne della vostra stessa carne,
ma non è il Vostro sangue e la Vostra carne.
E’ figlio della Vostra sete e fame di Vita
con Lui essa continuerà; mai sarà finita!


Instillate in Lui l’Amore ma non i pensieri,
quelli dovrà formarseli da solo, sinceri!
Offrite Rifugio solamente al suo corpo
senza imprigionare l’anima nel carpo.


Siate per il Pargolo come un arco teso
Lui freccia viva, dal Vostro braccio steso
Che possa essere scoccato sicuro in avanti
verso un futuro in cui fare passi da giganti.


Il nuovo arrivato ha bisogno di poche cose:
esser teso, vibrante, verso cose grandiose,
come una freccia, esser libero di scoccare
grazie alla fermezza dell’arco da lasciare!


domenica 26 agosto 2012

E' partito ancora in esplorazione del cielo



Era una notte di ormai 43 anni fa, quando tre astronauti americani misero per primi il piede sul suolo lunare, e oggi vorrei ricordare uno di quei tre ardimentosi pionieri che compirono l'impresa.
Infatti oggi, all'età di 82 anni, se ne è andato Neil Armstrong.Sua è, e lo sarà per sempre, la prima impronta umana ad essere impressa sul suolo lunare.
Sue sono state le parole:" E' un piccolo passo per l'uomo,ma un grande salto per l'Umanità"
Da oggi la Luna è un pò più sola, anche se mi piace pensarlo già là, seduto nel Mare della Tranquillità che ci guarda e ci sorride;
Un saluto a Lui che ha saputo dimostrare a tutti che non esistono limiti, basta volerlo e le cose si realizzano.
Ciao Neil e grazie per il coraggio che hai messo in quella passeggiatina di una quindicina di minuti, per  lo stupore e la bellezza che quel volteggiare saltellante ha creato nell'umanità.
Grazie per quei "piccoli passi" che hanno reso grande il Cuore dell'uomo.
 
Non ti auguro che la terra ti sia lieve, ma che il cielo ti sia immenso

Avevi già esplorato la Luna, ma non ti bastava eh?
Ora sei partito per un altro Viaggio, alla scoperta del cielo.
In bocca al lupo per altri "piccoli passi" che solo tu sai rendere cosi spattacolari!

NB: Non me ne frega niente di tutte le supposizioni che magari, forse, è possibile che l'uomo non sia mai arrivato sulla Luna ma che sia stata tutta solo montatura. Non m'importa!
Fosse stata anche tutta una messa in scena... beh, sulla Luna l'intera umanità, quel 20 Luglio 1969, ci è arrivata col Cuore!

giovedì 23 agosto 2012

Un dono tanto apprezzato! ^^


"si infila di soppiatto nella stanza della Bardina; arriccia il naso alla vista di tutti quei fiori e al loro profumo, poi sogghigna e si stropiccia le mani: non c'è nessuno e tutto lascia pensare che lo scherzo che sta per fare avrà il suo effetto...Lascia sul letto un cofanetto in bella vista, accanto una pergamena arrotolata e chiusa da un nastrino rosso. Ma la cosa strana è quel che si legge in un biglietto: "Scherzo". Nient'altro."


Conosco una Bardina,
ma chi non la conosce;
è alta quattro spanne,
l'umore ti addolcisce;
sa fare in rima un dolce
con mille e due ingredienti,
un tocco di vaniglia ed ecco tutto l'occorrente:


un poco di farina
e quattro o cinque uova,
di zucchero montagna ed ecco fatta già l'alcova;
un po' di sultanina,
tre gocce di cannella
che strabiliante tocco da quel Bardo in gonnella.


Quando l'ho conosciuta
sembrava piccolina
per quello che appariva a lei come un gigante;
di questo si cantava
da sera alla mattina
fin quando mi ha svegliato con qualcosa di fragrante.


Ama, ama...il preparar biscotti,
n'è piena la cucina puoi trovarne di ben cotti;
ama, ama...offrirli in ogni dove
accompagnando fiumi di risate e di parole.


C'è stato un tempo andato
che fu mia precettrice,
dolcissime le rime
di mia accompagnatrice;
il tempo ch'è passato
per lei sol s'è fermato:
in quel suo viso dolce non c'è nulla di cambiato.


Ed or l'ho ritrovata
fra rime sue e fornelli,
tra versi improvvisati un poco pazzarelli;
Bardina che t'incanta
con i suoi modi audaci
il regalar di dolci: le offerte più procaci.


Ama, ama...il preparar biscotti
n'è piena la cucina puoi trovarne di ben cotti;
ama, ama...offrirli in ogni dove
accompagnando fiumi di risate e di parole.


Amo, amo tutto quel preparare
quei dolci accompagnati
da rime col sorriso;
amo, amo il suo saper amare:
ti riempie di dolcezze e ti porta in paradiso.

Lovefeeling




La melodia è quella di "una su un milione" di Alex Britti...

Ma le parole sono di un caro amico Bardo di Dreamalot...
Che spettacolo! Ho indovinato la melodia ancor prima di sentirla!
le parole di adattano alla perfezione e descrivono proprio la mia Bardina *-*
Grazie.. un pensiero davvero davvero dolce e gradito! *_*

PS: se cliccate sul titolo della canzone, partirà la base midi e vedrete che riuscirete a cantarla pure voi! Provate!